Questa pratica è molto utile per calmare l’ansia e il flusso di pensieri che si formano nella mente senza che ce ne rendiamo conto, quei pensieri che i monaci buddisti chiamano metaforicamente “scimmia impazzita”, proprio perché la scimmia non è mai ferma, salta da un posto all’altro, urla, è fuori controllo.
Siediti su una sedia o per terra, con la schiena dritta ma non rigida.
Respira profondamente 3 volte e mentre espiri (lentamente) rilassa il corpo e lascia andare tutte le tensioni.
Inizia a contare mentalmente i respiri, lascia che il respiro sia naturale, non forzato. Senti l’aria che entra nelle narici quando inspiri, e mentre espiri conta <<uno>>; inspira e senti l’aria, espira e conta <<due>>; inspira e senti l’aria, espira e conta <<tre>>, e così via fino a 21.
Quando ti accorgi di esserti distratto, che stai pensando ad altro, torna al respiro e ricomincia da uno.
Se questa pratica ti piace, puoi aumentare il numero dei respiri a tuo piacimento, per un rilassamento maggiore, o contare alla rovescia per una maggiore attenzione.
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